A Paolo, Agostino, Claudio, Eddie Walter, Emanuela, Vincenzo Fabio.

Lezioni di mafie: Una fine o un inizio?
Ieri sera, mercoledì 8 ottobre 2025, è andata in onda sul canale televisivo “La7”, l’ultima puntata della seguitissima trasmissione televisiva “Lezioni di mafie”.
In studio il Dott. Nicola Gratteri, il Dott. Antonio Nicaso ed il giornalista Dott. Paolo Di Giannantonio; bene facciamo a ricordare questo trio, perché, a meno di una nuova edizione della trasmissione televisiva o delle repliche, difficilmente riusciremo a rivedere qualcosa di simile!
In questa puntata gli Italiani sono stati eruditi sulla camorra, la pericolosità dei social, in modo particolare del dark web ed hanno visto attraverso le telecamere del canale televisivo, cosa succede dentro il carcere minorile di Nisida, luogo conosciuto dai più per una famosa canzone di Eduardo Bennato.
Nisida, luogo di detenzione minorile, ha aperto un mondo a chi, di questi tristi luoghi, non ne aveva conoscenza o concezione.
Chi ha notato anche la commozione del Dott. Gratteri mentre dialogava con i ragazzi “ospiti” della struttura carceraria, dando loro preziosi consigli per far sognare ancora quei ragazzi? Sacrifici e lavoro onesto al posto dei facili guadagni, ci riusciranno o ricadranno in una recidiva reiterata?
Abbiamo visto delle puntate televisive destinate alla storia, una storia vera, onesta, passionale come la vita sacrificata per amore della verità e della giustizia del Magistrato Nicola Gratteri! Niente cinema, niente mare, solo scorta armata e l’amore della famiglia e degli ITALIANI!
Non posso fare a meno di segnalare, però, una nota stonata sentita ieri sera, una nota che mi è arrivata come un pugno allo stomaco!
Visibilmente commosso, il Dott. Gratteri ha raccontato il suo insediamento presso la Procura della Repubblica di Napoli, ebbene, chi non ha seguito la trasmissione non ci crederà, alcuni magistrati, appartenente ad una non meglio precisata “corrente”, gli hanno inviato una lettera firmata dove gli stessi asserivano di NON gradire la presenza di uno dei Magistrati più amati dal Popolo Italiano presso la Procura di Napoli!
Avete capito bene! Se non avessi sentito con le mie orecchie la testimonianza di Nicola Gratteri in persona, avrei fatto fatica anch’io a crederci!
Naturalmente, come dichiarato dal Magistrato, i colloqui cortesi e professionali sono con tutti, anche con chi non lo gradisce; esattamente come un sindaco dovrebbe fare con tutti i cittadini, oppure un Presidente di tutto un Popolo.
Alla luce di questa presa di posizione, mi chiedo: Quanto rumore fa il magistrato Nicola Gratteri, senza violare nessun segreto istruttorio, nell’ambito dell’esercizio della propria libertà di pensiero sancito dall’art. 21 della nostra Carta Costituzionale, mettendo a disposizione dei cittadini le sue conoscenze e le sue competenze?
Cosa spinge un giovane, o meno giovane, magistrato a dichiarare pubblicamente quella che, personalmente, giudico una “meschina” presa di posizione nei confronti non solo di un superiore gerarchico, ma di un uomo che ha sacrificato la libertà personale e famigliare per un Credo di giustizia, amato e stimato in tutto il mondo? Perché?
Non bastano gli attacchi e le minacce alla sua persona ed alla sua famiglia dalle mafie, da certi politici, dai narcos? Adesso ci si mettono anche dei colleghi magistrati?
Mi ritorna in mente Paolo Borsellino, tradito dai colleghi!
Bertolt Brecht, nel dramma sulla vita di Galileo Galilei, affermò: “Sventurata quella terra che ha bisogno di eroi!”
Ci sarebbe da chiedersi veramente se meritiamo questi eroi!
Non è la prima volta che scendiamo in campo, anche con pubbliche manifestazioni, per difendere e dare piena solidarietà a Magistrati come Nicola Gratteri o Antonino Di Matteo, a loro ed altri come loro, una stima ed una solidarietà rinnovata senza soluzione di continuità!
“Il tempo delle parole è finito! Il tempo degli alibi è finito! No alla rassegnazione! Ma la speranza di una società migliore e più libera!”
(Nicola Gratteri).
“No ai colpi di spugna!”
(Antonino Di Matteo).
“Un giorno questa terra sarà bellissima!”
(Paolo Borsellino)
No, non è una fine! È un inizio!
Giuseppe Carbone
A. R. Liguria